La Città

Camogli si racconta

Camogli, apprezzato centro turistico balneare nel Golfo Paradiso, deve la sua fama alla felice posizione sul mare che rende mite e gradevole il clima,alla pace e alla quiete delle sue giornate e alla piacevole fruibilità della sua passeggiata a mare e alle sue antiche e folcloristiche feste e sagre. Camogli, oggi forse più nota, almeno negli Stati Uniti, per il faro sulla punta della diga portuale reso famoso da alcune puntate di Beautiful ha origini antiche." Villa Camuli" è il nome dell'antico borgo tra il 1018 ed il 1045, mentre dal XII° secolo diventa frequente nelle cronache il nome di Camogli.
Sono numerose le ipotesi sull'etimologia del nome: dal genovese "Cà a muggi" (case a mucchi) per le caratteristiche costruzioni color pastello addossate le une alle altre; da “Cà de mogee” (casa delle mogli) essendo i
loro uomini marinai ed impegnati in lunghe navigazioni; da Camulo il marte etrusco e sabino o da Camulio, divinità solare gallo celtica. L'insediamento più antico è il borgo medioevale intorno al porto; in esso si può ammirare Castel Dragone, eretto dai camogliesi come difesa dalle incursioni piratesche e la Basilica di Santa Maria Assunta con l'interno barocco.

Nel 1877 Camogli acquisisce il titolo di città, su decreto del re Vittorio Emanuele II°, ed acquisisce il suo stemma: imbarcazione a 3 vele latine che si dirige tra i flutti verso una torre d'oro che poggia su uno scoglio che sorge dal mare. In alto, al centro, una stella d'oro circondata da raggi d'argento.

Alcune immagini di "Camogli - Com'era"

Qui si avverte più che mai ancora viva e presente la tradizione marinara. Non a caso Camogli era denominata la “Città dei mille bianchi velieri”.

Nel 1852 vi venne fondata, primo caso al mondo, la Mutua Assicurazione Marittima su iniziativa di Niccolò Schiaffino. Si voleva garantire così un risarcimento danni nel caso in cui un veliero affondasse.
Nel 1856 erano ben 580 le imbarcazioni iscritte al registro navale della città, più di quante ne avesse in quelL'anno il porto di Amburgo. Il Museo Marinaro offre, in tal senso, al visitatore non poche riproduzioni delle navi e reperti storici. Molte ed interessanti sono le escursioni che si possono fare nei dintorni e nelle frazioni. Ruta, Portofino Vetta, San Rocco, Punta Chiappa, San Fruttuoso offrono spunti per piacevoli gite. Tutto ciò, ed altro ancora, fa di quella cartolina vivente che è Camogli, una mèta ideale in ogni stagione dell'anno!

Tina Leali Rizzi: cenni sulla storia di Camogli

La cittadina ha origini molto antiche. Tracce di un primo insediamento risalente all'età preistorica sono state rinvenute sulla collina del Castellaro, a levante dell'attuale centro abitato, all'interno del parco dell'hotel Cenobio dei Dogi, dove sorgono pini marittimi secolari. Mancano invece segni del tempo intercorso fino al Medioevo, al quale sono ascrivibili il primo nucleo del borgo sul mare e la fortificazione che cingeva l' “Isola” ossia lo sperone roccioso che riemerge dopo aver formato la conca naturale sfruttata come porticciolo dai pochi abitanti.

Erano questi in prevalenza pescatori, prima di diventare naviganti per necessità a servizio della flotta genovese e poi autonomamente, come armatori. La fortuna dei camogliesi, ormai espertissimi uomini di mare, risale al XIX secolo, quando vengono coinvolti nelle numerose opportunità fornite da eventi internazionali. Partecipano alla campana d'Egitto, a quella d'Algeri e soprattutto alla guerra in Crimea, come unico punto di forza delle truppe piemontesi, con la loro flotta ben attrezzata. L'audacia e l'abilità dimostrate nell'affrontare situazioni molto pericolose, insuperabili per altri, sono determinanti per la vittoria delle potenze occidentali, ma soprattutto portano alla cittadina un grande benessere visibile nei palazzi, nelle istituzioni, nei servizi, che le permettono di chiedere ed ottenere da re Vittorio Emanuele II il titolo di “Città”.

Alla navigazione, principale attività dei suoi abitanti, si rifanno alcune fantasiose etimologie del nome di Camogli: “casa delle mogli”, per la lontananza degli uomini impegnati sul mare o “case a mucchi” come appare l'abitato osservato da lontano. Più realisticamente gli studiosi attribuiscono l'origine del nome ad antiche divinità etrusche o gallo-celtiche: Camulo, Camolio o alla posizione del borgo “terra (gi) al basso (cam)” rispetto alla soprastante via romana.

 

Le cifre di Camogli:

Comune in provincia di Genova
Latitudine 44° 21'0”.72 N; Longitudine 09° 9' 35”.64 E
Superficie Kmq. 9.88
Abitanti: 5682
Santi Patroni San Fortunato (2° domenica di maggio) e San Prospero (31 agosto)
Gemellato con Tuningen (Germania) e Carloforte (www.girotonno.it)
CAP 16032
Prefisso telefonico 0185